Presentata la quarta edizione della Maker Faire, a Roma dal 14 al 16 ottobre 2016.
Startup, makers, droni, parole fino a poco tempo fa “impensabili” in un ministero sono diventate oggi vere e proprie “policy” del MIUR (Ministero delll’Istruzione Università e Ricerac). Così Riccardo Luna, Digital Champion italiano, ha aperto alla presenza del ministro Stefania Giannini e del Commissario europeo per l’Economia e le società digitali Gunther H. Oettinger la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione di Maker Faire Rome, di cui è curatore insieme a Massimo Banzi. Un percorso di crescita verticale e vertiginoso quello di questa fiera dell’innovazione e di tutto il comparto, in cui l’Italia dimostra di sapere raccogliere l’eredità storica dei suoi tanti geni inventori e costruttori e di essere motore dell’Europa, facendo rilevare tra gli altri valori aggiunti a riguardo, il più alto numero di fab lab a livello europeo.
La prossima edizione della Maker Faire, che fin dalla prima edizione si è imposta come punto di riferimento europeo e non solo italiano, raccogliendo l’ispirazione di un movimento che già da tempo ha preso piede negli Stati Uniti, si terrà alla Fiera di Roma, su un’area di oltre 100mila metri quadrati, dal 14 al 16 ottobre, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua azienda speciale Asset Camera.
Una presentazione, quella dello scorso venerdì al MIUR che si riflette lo spirito del fare degli organizzatori, una non convenzionalità premiata dai giovani e dagli innovatori, quelli che alle parole preferiscono i fatti. Ecco quindi sfilare innanzitutto, e non a caso, i progetti innovativi delle scuole, perché tra le novità di quest’anno c’è anche la “Call 4 Schools”, iniziativa aperta fino al 20 maggio rivolta agli istituti scolastici di secondo grado nazionali e dell’Unione Europea, mirata alla selezione finale di 55 progetti che verranno ospitati all’interno della fiera. Lo scorso anno sono stati 110 gli istituti a partecipare e ne sono stati scelti 30, che hanno contribuito con la loro energia al successo dell’iniziativa. Di più ampio respiro la “Call for Big Bang Projects”, rivolta a tutti, per costruire non solo nei contenuti, ma anche nelle attrazioni e negli spazi la Maker Faire, in scadenza il 31 marzo. Come di consueto non mancherà la “Call for Makers”, che si aprirà il 18 aprile fino al 15 giugno, dedicata agli innovatori di tutto il mondo. Grande novità di quest’anno il R.O.M.E. Prize, un riconoscimento di 100mila euro che verrà assegnato al miglior progetto maker europeo di impatto sociale.
Con la consapevolezza e la forte convinzione che la creatività dei giovani sia la risorsa con cui rilanciare l’economia e la manifattura, e che in questo processo, come convinzione dello stesso ministro Giannini, l’educazione sia un tassello fondamentale del processo, sarà ampliata l’area Kids e per la mattina del primo giorno è prevista l’entrata gratuita per gli studenti di ogni ordine e grado (lo scorso anno sono stati oltre 16mila i giovani partecipanti). Oltre agli Artigiani tecnologici e a “The House of Drones”, imponente quest’anno l’attenzione dedicata al cibo, con uno spazio interamente ideato e gestito dal Future Food Institute. Un know-how consolidato che già nella scorsa edizione della kermesse ha portato l’organizzazione emiliano romagnola ad aggiudicarsi uno dei riconoscimenti che hanno premiato i progetti più innovativi della fiera. Una sinergia che si svilupperà e consoliderà per la prossima edizione, anche attraverso l’installazione dell’OffiCucina, un luogo ibrido tra una cucina e un’officina, ideata per il Food Innovation Program dall’architetto Francesco Bombardi e sviluppata per l’occasione anche in versione kids con una particolare attenzione agli studenti delle scuole, in cui si terranno costantemente laboratori, workshop e talk per sperimentare, innovare, imparare e divertirsi con il cibo. Per tutto il periodo che precede e accompagna la fiera il team di Future Food Institute ha organizzato attività di sensibilizzazione e scouting di progetti innovativi nella filiera agroalimentare con particolare attenzione a: digital fabrication e 3D printing nel food, food design, innovazione e robotica in ambito agricolo e sfruttamento sostenibile del territorio e cibi del futuro. Verranno anche organizzati un hackathon e svariate attività di cross-pollination ed engagement su scala internazionale con esperti del tema, opinion makers e grandi ospiti e lanciate call per la prima volta aperte a istituti agrari e scuole alberghiere.
Aspettando la quarta edizione della Maker Faire, dal 30 maggio al 5 giugno, i makers di tutta Europa si danno appuntamento all’European Maker Week, promossa dalla DG Connect della Commissione Europea e organizzata in collaborazione con la Startup Europe, in simultanea in tutta Europa e a ridosso della fiera, l’8 e 9 ottobre, con “The Big hack” il più grande hackathon italiano dedicato all’innovazione.
E se startup e makers non rimangono solo parole “cool” ma diventano policy del Governo, il segnale è decisamente positivo per il futuro delle nuove generazioni e per il nostro paese. Per costruire insieme un mondo migliore, in cui l’amore per la manifattura ed i mestieri si incontrano, per le idee e per il fare, per un artigianato del futuro che unisca creatività e tecnologia, alimentando di nuovi stimoli ed ispirazioni le generazioni future e promuovendo, il genio italiano ed il brand Made in Italy nel mondo.