Istanbul metropoli magica e vibrante, crocevia culturale dalle origini millenarie animata nei secoli da imprenditori e mecenati, si prepara ad accogliere il G20 YEA SUMMIT dal 7 al 9 settembre 2015.
Nato nel 2009 con un primo G8 a Sresa, concepito dai G.I. di Confindustria, il G20 Young Entrepreneur Alliance, oggi è un network globale composto da una rappresentanza di giovani imprenditori espressione del contesto economico dei diversi paesi.
Con il supporto di organizzazioni internazionali e knowledge partners il G20 YEA si riunisce ogni anno allo scopo di condividere idee e best practices, ed identificare azioni che assieme ai governi, alle grandi imprese e alla società civile, siano capaci di avere un impatto reale e positivo sul mondo.
Al termine di ogni summit, organizzato dal paese che ospita il G20 governativo, viene prodotto un final communiqué contenente le volontà dei Giovani Imprenditori, documento ufficiale che viene poi consegnato ai leader politici perché possa essere materia di discussione, fonte di indirizzo ed ispirazione per generare politiche efficaci che impattino positivamente sull’intero ecosistema.
Ecosistema, parola che amo molto e rappresenta perfettamente questo nostro contesto.
Ecosistema: “un insieme di organismi che interagiscono in un determinato ambiente costituendo un sistema autosufficiente e in equilibrio dinamico“.
Ogni ecosistema è composto da organismi diversi per forma, dimensioni e abilità, che interagiscono incessantemente plasmando e facendosi plasmare dall’ambiente in cui vivono.
La dinamicità è la sua caratteristica principale: senza dinamicità, senza movimento, un ecosistema muore.
Il primo passo, quello più importante, i Giovani Imprenditori lo hanno già fatto: gettare le basi per la creazione di una cultura dell’entrepreneurship e della collaborazione che sia condivisa e reale, capace di avvicinare i giovani, motivarli, dargli gli strumenti per realizzare i loro progetti e rendederli parte di una narrazione positiva.
Non può infatti esistere alcun ecosistema senza una cultura dell’interazione e della collaborazione: senza mutualità, senza la creazione di network e lo scambio di idee, persone e esperienze, senza ‘movimento’, l’ecosistema è destinato a morire. La contaminazione, lo scambio, il cambiamento, la diversità sono elementi necessari per la costruzione di una comunità e una mentalità globale che vada oltre i confini spazio-temporali delle singole nazioni e guardi ad un futuro migliore.
Temi centrali di questo confronto internazionale, sono la creazione di occupazione giovanile, l’innovazione, la crescita economica e lo sviluppo sostenibile, ed i giovani imprenditori per indole non si limitano alle parole, ma dimostrano coi fatti l’impatto del movimento: si è stimato che, dalla sua nascita, i membri del G20 YEA abbiano creato oltre 10 milioni di posti di lavoro.
Contenuti concreti che si manifestano in azioni che generano impatti positivi su tutto l’ecosistema e sono riconosciuti ed appoggiati anche dai “grandi”.
Durante il G20 YEA Summit di Sydney, l’anno scorso, Helen Clarke, Amministratore del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, ha sottolineato infatti come anche l’ONU consideri l’entrepreneurship “un modo per i giovani di migliorare le proprie vite, contribuire alla crescita dei propri paesi e rispondere ai grandi problemi globali.”
Tanto è stato fatto, ma la sfida è rendere la “coscienza” di questo gruppo di menti eccellenti, una coscienza collettiva, in grado di oltrepassare confini culturali, religiosi, politici e sociali; in grado di ispirare le nuove generazioni e contaminare positivamente il contesto politico.
La nostra delegazione Italiana guidata Luca Donelli (Responsabile Rapporti Internazionali e Comunitari dei Giovani Imprenditori di Confindustria) e dallo sherpa Nicola Altobelli porterà il suo prezioso contributo confrontandosi con gli oltre 400 imprenditori provenienti da tutti i paesi del G20. Come di consueto un’occasione preziosa per alimentare l’ecosistema, ampliare la rete, ispirare e farsi ispirare, fotografare la situazione ad un anno di distanza ed, insieme, progettare il futuro.